L’argomento di oggi riguarda alcuni aspetti del processo chiamato osteporosi.
Gli “esperti” di questo campo ci bombardano costantemente provando a venderci degli ormoni sintetici, dicendoci di mangiare ogni giorno determinati alimenti o per finire di assumere un integratore di calcio.
Sono validi questi consigli?
Realmente dobbiamo assumere degli integratori di calcio e come funzionano?
Prima di tutto bisogna cominciare con la definizione ufficiale di Osteoporosi.
“Malattia caratterizzata da una densità ossea bassa e da un deterioramento della micro architettura dell’osso che comporta un aumento della sua fragilità e ad un conseguente aumento del rischio di fratture”. La bassa densità ossea è una delle cause della frattura ma non la causa principale, quindi non si può dire che osteoporosi equivale a frattura. Il fatto che l’osso si rompa non è dovuto solamente al diminuito spessore dell’osso ci sono anche altre cause: questo è dimostrato dalle statistiche che in America dimostrano come la maggior percentuale delle donne cui viene diagnosticata l’osteoporosi restano senza fratture fino alla fine dei loro giorni. Questa definizione ha ampliato il numero di donne e uomini che rientrano nella patologia. Infatti i parametri che definiscono una bassa densità ossea sono stati posti piuttosto alti con la conseguenza che è aumentato il numero di persone “malate”. E’ fisiologico, è normale che con il progredire dell’età la densità dell’osso diminuisca.
Il primo assioma da rivedere è dunque che:
NON TUTTE LE DONNE IN MENOPAUSA SONO A RISCHIO DI OSTEOPOROSI.
Ci sono molte culture dove la donna in menopausa è attiva e in salute fino alla fine della sua vita.
Se l’osteoporosi fosse così frequente tutte le donne del mondo sarebbero rese inabili a causa delle fratture e questo non succede. Le donne messicane vivono per 30 anni dopo la menopausa senza avere l’osteoporosi, non perdono peso e non si fratturano. Una squadra di ricercatori ha analizzato i livelli ormonali e le densità ossee di queste donne e hanno trovato che il livello di estrogeni è uguale a quello delle donne bianche americane e in alcuni casi anche più basso. I test di densità ossea dimostrano come la percentuale di perdita di osso proceda egualmente per le donne messicane come per le donne americane. Un basso livello di estrogeni, che è normale nella menopausa, non è la causa dell’osteoporosi. Risultati di ricerche recenti lo confermano. Gli studi confermano come ci siano donne che “perdono più osso” rispetto ad altre e come per alcune questo inizi precocemente. Alcuni studi che rilevano la concentrazione di calcio escreto hanno permesso di definire due categorie, quella delle donne “fast losers” cioè che perdono velocemente calcio e quella delle “normal losers” cioè con indice nella norma. Se la perdita fosse conseguente ai bassi livelli di estrogeni ci aspetteremo di avere un minor livello di ormone nelle donne con osteoporosi e questo non accade.
NON NECESSARIAMENTE BASSI LIVELLI DI ESTROGENI SONO CAUSA DI OSTEOPOROSI.
Passando ad analizzare un altro aspetto si è visto come le donne vegetariane possiedano un minor livello di estrogeni ma una più alta densità ossea delle donne che si nutrono di carne. Anche un altro ormone è implicato nell’osteoporosi: una ricerca del dottor Jerylinn Prior (Professoredi Endocrinologia all’Università Britannica Columbia) condotta su un gruppo di donne atlete conferma come compaia la malattia quando alle donne si abbassa il livello di progesterone, anche se il livello di estrogeni resta normale. Lo stesso venne confermato su donne non sportive. Queste donne avevano mestruazioni senza ovulazione quindi erano deficienti di progesterone. Altre ricerche hanno confermato come sia il progesterone maggiormente coinvolto dell’estradiolo nei processi chiave di costruzione dell’osso. Un’altra ricerca condotta su 63 donne in menopausa evidenziò come somministrando progesterone aumentava la densità ossea ( aumento in media di un 5% ogni anno).
L’osteoporosi è quindi una malattia dovuta a molte cause e non solo ad una diminuzione di estrogeni! Senza tener presenti i molti effetti collaterali della somministrazione di estrogeni.
PERCHE’ IL PROGESTERONE PUO’ AIUTARE NELL’OSTEOPOROSI.
La ricercatrice dott. Prior ha dimostrato come ci siano dei recettori per il progesterone negli osteoblasti che inducono la deposizione di nuovo osso. (osteoblasti: cellule che rinnovano l’osso depositando nuovi cristalli di calcio; recettore: struttura molecolare cui si lega il progesterone posta sulla superficie dell’osteoblasto che segnala all’osteoblasto stesso di depositare altro osso). Gli estrogeni invece agiscono ritardando il riassorbimento di calcio da parte di altre cellule deputate invece alla demolizione cioè gli osteoclasti. I progestinici ( progesterone sintetico) possono indurre la produzione di nuovo osso ma in modo minore. A questo proposito è bene citare l’esperienza del dottor John Lee che è riuscito a far regredire l’osteoporosi in molte donne trattandole con progesterone naturale oltre che facendo seguire un programma dietetico con supplementi di minerali e vitamine e un programma di esercizio fisico.
SERVONO I SUPPLEMENTI DI CALCIO?
La paura di un insufficiente apporto di calcio è un dato di fatto per le donne che si avvicinano alla menopausa anche se non si rileva nessuna deficienza a livello “nazionale” di questo minerale. Le donne sono incoraggiate ad assumere almeno 1 grammo di calcio ogni giorno: è curioso come nelle donne delle popolazioni sotto sviluppate che non possono assumere alimenti ricchi di calcio il livello di osteoporosi sia inferiore agli standards europei e americani. La popolazione con minor livelli di malattia è quella dei Bantù africani che assumono solamente circa 170 milligrammi di calcio al giorno. Studi simili sono stati fatti nelle popolazioni di Cina, Gambia, Ceylon, Suriname, Perù e tutti confermano che c’è una bassa assunzione di calcio e anche basso indice di osteoporosi.
Ci sono studi che evidenziano come non è collegato un altro introito di calcio con una minor incidenza di osteoporosi. Inoltre i livelli di calcio nel sangue ( e quindi la quantità giornaliera adatta) sono influenzati da: livelli sierici di altri nutrienti (come consumo eccessivo di proteine, sale, grassi saturi, zucchero), uso di alcune droghe, alcol, caffeina, tabacco, livelli di esercizio fisico, esposizione alla luce solare e alle tossine ambientali, impatto dello stress, fattori in genere che deprimono l’apparato endocrino. Da qui si capisce come sia molto complessa la regolazione dei livelli di calcio.
Per esempio le ragazze che seguono una dieta ricca di carne, soft drinks, e cibi confezionati con un alto livello di fosforo, è stato provato, possiedono bassi livelli di densità ossea. L’ uso di supplementi di calcio non è provato perché non è provato anche solo che assumere maggior quantità di calcio con la dieta possa prevenire dalle fratture. I supplementi a base di ossa, guscio di conchiglie o dolomite semplicemente non servono perché il calcio non è assorbito in queste forme ( e inoltre può contenere piombo!). L’eventuale forma migliore per assumere del calcio è sottoforma di idrossiapatite ( soprattutto se formulata con Boro).
L’UTILIZZO DI LATTE E DI LATTICINI CI AIUTA A PREVENIRE L’OSTEOPOROSI?
Purtroppo ci sono dei dati che rivelano esattamente il contrario: i latticini contribuiscono alla perdita di osso. Le popolazioni che consumano maggior quantità di latticini sono quelle con maggior malati di osteoporosi come avviene in Scandinavia. Viceversa le popolazioni che non consumano latticini hanno i livelli più bassi di malati. Una dieta ricca di carne e latticini aumenta il rischio di osteoporosi perché rende il sangue più acido e dunque il calcio viene utilizzato ( e quindi trasportato dall’osso al sangue) per tamponare l’acidità del sangue. Così succede che il corpo sacrifica il calcio del’osso per mantenere l’equilibrio acido-base del sangue. C’è una altro problema con i latticini: contengono ormoni, pesticidi, antibiotici ed enzimi che sono noti aumentare il rischio di tumore al seno, inoltre uno studio recente sottolinea come donne che sono intolleranti al latte e si cibano di latticini sviluppino maggiormente tumori all’ovaio e infertilità. Ecco come non è facile per una donna saper discernere tra le varie terapie proposte: perfino gli estrogeni sintetici sono carcinogeni!
COME PREVENIRE ALLORA?
Per prevenire bisogna assumere progesterone naturale, eventualmente supplementi a base di idrossiapatite o calcio citrato. E’ molto importante inoltre fare regolare esercizio fisico. E’ stato dimostrato che le donne che continuamente fanno diete dimagranti in contemporanea perdono osso.
Quindi, concludendo bisogna rivedere quello che si sa di questa malattia: non dipende dalla mancanza di estrogeni, non dipende dall’assunzione di calcio è una malattia degenerativa del nostro tempo perché abbiamo mutato le nostre abitudini alimentari e non facciamo un sufficiente esercizio fisico.
(Questo articolo è stato scritto dal dotto Gorge J. Georgiou Ph.D. è disponibile l’articolo integrale in inglese alla directory “Altenative Medicine” al sito www.worldwidehealthcenter.net, traduzione della dott. Valentina Pavan)