crudismo

Le ragioni per la dieta dei “crudisti”:  perché per quanto è possibile ( e compatibile con i propri gusti!), sarebbe meglio non cucinare gli alimenti.

Iniziamo con due constatazioni:

  1. Dal punto di vista genetico, la nostra biochimica e fisiologia si sono evolute da una dieta di cibi crudi: tutti i processi di digestione e assorbimento si sono evoluti quando l’uomo primitivo si nutriva di cibi crudi, dalla carne, pesce  ai vegetali. L’ uomo primitivo sebbene potesse controllare il fuoco, non cucinava gli alimenti, tutt’ora le popolazioni indigene sulla terra consumano alimenti crudi e per minima parte cotti.
  2. I cibi crudi possiedono un valore maggiore di quelli cotti perché contengono enzimi fondamentali per la loro stessa digestione e assimilazione. Ne consegue che la digestione degli alimenti è più facile per quelli crudi e richiede un escrezione minore di enzimi prodotti dal corpo.

Queste due affermazioni già chiariscono perché sarebbe necessario assumere gli alimenti così come si trovano in natura: la cottura uccide la parte viva dei nutrienti, impoverisce gli alimenti non solo perché disattiva le vitamine ed estrae nell’acqua di cottura i sali minerali, ma perché letteralmente cuoce le proteine rendendole meno digeribili: questo accade perché dopo i 50°C gli enzimi (proteine) che catalizzano le reazioni biochimiche della digestione vengono distrutti, e non possono dunque più aiutare l’organismo nella digestione. Gli alimenti inoltre sono sempre più prodotti e distribuiti dalla grande distribuzione che per ottenere maggiori quantità penalizza la qualità ( nutrizionale ): senza neanche renderci conto, sempre più perdiamo il piacere di trarre energia dal cibo, siamo abituati a mangiare o per placare un corpo esigente di cibo (che seccatura dover perdere tempo a mangiare quando potremo continuare a lavorare!!) o per placare nostre turbe emotive.

Non per tutti è chiaro che mangiamo per vivere e non viviamo per mangiare!

Qualunque sia la coscienza individuale riguardo l’alimentazione, purtroppo la scelta cui siamo abituati non ha né valore né sapore perché tutto è preconfezionato, surgelato, cotto, raffinato…in sostanza morto. Il nostro corpo è costretto a compensare questo impoverimento degli alimenti, producendo più enzimi: ecco perché ogni pasto ci stanca invece di tonificarci.

Inoltre non ricevendo vitamine e minerali  il corpo invoca ancora cibo condannandoci a sovralimentarci. È proprio un circolo vizioso che deve essere corretto con volontà e facendo attenzione almeno, che ogni pasto contenga metà cibi crudi (le verdure). In pratica basterebbe ad ogni pasto assumere una porzione di verdura cruda o di frutta cruda ( molte persone non possono prendere frutta dopo i pasti perché fermenta causando gonfiore: la mela o l’ananas fresco al contrario aiutano la digestione , la prima dei carboidrati e il secondo delle proteine tipo carne o pesce). Una corretta alimentazione è sempre più fondamentale tenendo presente che ogni giorno nuovi inquinanti conquistano l’ambiente dove viviamo:  aiutiamo il corpo non sovraccaricandolo di cibi devitalizzati!

Essenzialmente la differenza è solo tra vita e morte, tra potenziale vitale ottimale e sub ottimale.(Articolo della dott. Valentina Pavan)